Il Guggenheim: l'avanguardia americana, 1945-1980. Da febbraio al Palazzo delle Esposizioni!
Ecco la presenzazione tratta dal sito ufficiale dela Palazzo delle Esposizioni.
Nel 1943, Peggy Guggenheim inaugurò nella sua celebre galleria di New York la prima mostra personale Jackson Pollock. Caratterizzata dalla scelta di soggetti mitologici, dal ricorso a potenti segni calligrafici e da un‟inedita, vibrante tavolozza cromatica, da quel momento germinale in avanti la produzione di Pollock andò evolvendosi verso uno stile dinamico e gestuale che avrebbe incarnato l‟idea di Espressionismo Astratto, corrente decisiva per il futuro della storia dell‟arte americana e mondiale. L‟appoggio lungimirante che Peggy Guggenheim offrì a Pollock in quel cruciale momento storico, rispecchia in nuce ed in modo esemplare l‟intera vicenda della storia dell‟arte americana del secondo Novecento, che avrebbe scelto New York come centro di elaborazione del primo autentico movimento americano d‟avanguardia di ampiezza internazionale. L'avanguardia americana: 1945 -1980 rappresenterà l‟occasione per una formidabile riflessione visiva sullo svolgimento delle principali tendenze artistiche americane del dopoguerra, attraverso una rassegna di capolavori provenienti dai superbi fondi Guggenheim in tema di Espressionismo Astratto, Pop Art, Mimimalismo, Post- Minimalismo, Arte Concettuale, Fotorealismo. La mostra, basata sulle straordinarie commissioni di Peggy Guggenheim ai maggiori talenti emergenti del suo tempo, ma anche sull‟ulteriore espansione dei fondi tramite l‟acquisto di raccolte private come la Collezione Panza di Biumo, presenterà una eccezionale selezione delle "icone" della Peggy Guggenheim Collection di Venezia e del Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
Le sezioni
1 - Espressionismo Astratto In questa sezione verrà tracciato lo sviluppo di questa corrente radicale dell‟arte Americana, che caratterizzò nel segno della trasgressione e della destrutturazione linguistica l‟arte Americana del dopoguerra. Dalla spazialità immobile delle campiture colorate di Mark Rothko alle furia gestuale di Pollock e de Kooning, le opere dell‟espressionismo astratto, che portarono gli Stati Uniti al centro del movimento avanguardistico del dopoguerra, rivelano una straordinaria diversità di opzioni stilistiche e formali. Artisti: Willem de Kooning, Franz Kline, Mark Rothko, Adolf Gottelieb, Robert Motherwall, Frank Stella, Hans Hoffman, Kenneth Noland, Clyfford Still, Ellsworth Kelly, Jackson Pollock.
2 - Pop ArtNel 1958, il critico inglese Lawrence Alloway, più tardi curatore del Guggenheim, coniò il termine "Pop Art" per descrivere ciò che lui riteneva un continuum tra l‟universo "basso" del cinema, delle riviste e della televisione, e le rarefatte sfere della cultura "alta". A partire dagli anni Sessanta, nutriti dalla crescita economica e dalla cultura del consumo, gli artisti americani iniziarono a riflettere nei loro lavori esattamente questa forma di continuità. Figure come Andy Warhol, Roy Lichtenstein e James Rosenquist rimpiazzarono il vigore gestuale dell‟Espressionismo Astratto con l‟illustrazione meccanica, apparentemente distaccata, degli oggetti di uso comune, spesso tratti dal mondo della pubblicità e dall‟immaginario della cultura di massa. Il Guggenheim svolse un ruolo decisive nella validazione critica della Pop Art attraverso la storica "Six Painters and the Object", mostra epocale curata nel 1963 da Alloway, che portò tale movimento all‟attenzione del grande pubblico, assicurandogli un posto d‟onore nella storia dell‟arte americana. Artisti: Jim Dine, James Rosenquist, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Claes Oldenburg, Mel Ramos.
3 - Minimalismo, Post-Minimalismo, Arte Concettuale Queste correnti artistiche, sviluppatesi negli anni Sessanta, rappresentarono un cruciale cambiamento della definizione stessa di "oggetto d‟arte". Come gli artisti pop, anche i minimalisti misero in discussione l‟equazione tra pittura gestuale e soggettività creativa che aveva rappresentato la base dell‟Espressionismo Astratto. Invece che ricorrere al segno violento del gesto manuale, essi rivolsero la loro attenzione ai processi di fabbricazione industriale, di distribuzione e di consumo, caricandoli di un nuovo significato. Questa sezione della mostra includerà sculture, installazioni site-specific e dipinti provenienti dalla celebre collezione italiana Panza di Biumo, senza dubbio una delle più celebri e „colte‟ raccolte di arte americana ed europea del dopoguerra tra gli anni Sessanta e Settanta. Artisti: Carl Andre, Robert Morris, Dan Flavin, Bruce Nauman, Donald Judd, Richard Serra, Robert Mangold, Lawrence Weiner.
4 - Fotorealismo Sulla scia della Pop art, alla fine degli anni Sessanta un gruppo di artisti americani iniziò a realizzare dipinti realisti basati direttamente su fotografie. Meticolosamente dettagliate, impegnate a riprodurre l‟effetto immacolato ed impersonale della carta fotografica, le opere di questi artisti individuarono come soggetto le persone, i luoghi e gli oggetti che caratterizzavano la vita americana, nelle grandi città come nei piccoli centri del paese. Diversamente dagli artisti Pop, tuttavia, i Fotorealisti non intesero rappresentare temi quotidiani in chiave ironica ma piuttosto rimanere fedeli alla riproduzione neutrale dell‟immagine di partenza. Alla fine degli anni Settanta, il Guggenheim ha acquisito un considerevole gruppo di pittura fotorealista (pitture e opere su carta). La sezione presenterà un‟ampia selezione di questi fondi, tra cui spiccano alcune tra le opere più discusse dell‟arte americana di quegli anni. Artisti: Robert Bechtle, Richard Estes, Charles Bell, Ralph Goings,Tom Blackwell, Ron Kleemanm, Robert Cottingham, Richard McLean.
A cura di Susan Davidson e Lauren Hinkson7 febbraio - 6 maggio 2012
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